In ricordo della mia amata Trudina.

I miei amici animali, i miei lavoretti, le mie passioni.

giovedì 24 gennaio 2013

Ristoranti "appesi" 2013

I nostri ristoranti appesi sono sempre molto frequentati, peccato non riesca a fare foto decenti ai "visitatori", ma prometto che ci proverò ancora....

Qui trovate tante informazioni e suggerimenti utili per come costruire mangiatoie e per le varie "pappe" da preparare. 

Anche in questa tabella ci sono suggerimenti per le pappe.
Però è meglio evitare pane e briciole perché sono scarsi di nutrienti.
Briciole di biscotti o dolci si possono mettere, saltuariamente e  sempre in misura minore rispetto ai semi.
Da evitare totalmente alimenti con contenuto piccante e salato.


Ed ora vi mostro quelli di quest'anno.
Questo ristorante ha anche la "copertura" antipioggia o neve. Viene rimpinguato quasi ogni giorno.




Ristorante "pret-a-porter" :-)



Questo "ristorante appeso" è fatto con una mezza buccia di un grosso limone (si può usare anche l'arancio), svuotato e fatto essiccare sul termosifone.
Metto dentro la calotta dell'agrume lo scottex appallottolato per non farla deformare. Una volta essiccata, levo lo scottex, la lego con  cordine di spago per appenderla e posiziono la pallina di grasso e semi.


Il contenuto è una "tortina per uccelli", la cui ricetta a potete trovare sul sito della Lipu.
Questo tortino è a base di  
farina di mais (circa 1 Kg), margarina vegetale (3-4 conf. da 250 gr), semi vari (girasole e miglio, circa 200 gr) uvetta, pinoli o noci, zucchero grezzo (circa 300 gr), mele tagliate a cubetti (anche 2), fichi secchi tritati, riso soffiato (poco), riso crudo (poco). Si scioglie la margarina e la si versa sugli ingredienti precedentemente premiscelati, in un capiente ciotola. Si amalgama bene il tutto e con le mani si formano tante palline. Si lasciano indurire in frigorifero o fuori al freddo. 
Una volta indurite, le palline si possono mettere a disposizione degli uccellini.

Eccole mentre le preparo:


Ovviamente fate le tortine solo quando le temperature esterne consentono il mantenimento della consistenza. Il grasso non deve tendere a sciogliersi e quindi deteriorarsi in fretta.
In estate non è necessario mettere cibo per gli uccellini, si mette SOLO QUANDO LE TEMPERATURE INVERNALI DIVENTANO RIGIDE.
Se usate le retine per appenderle, ricordatevi di non lasciarle appese una volta svuotate, perché potrebbero cadere per terra (le retine) e diventare quindi pericolose per altri animali. Se la postazione dove appenderete le retine non è sotto il vostro costante controllo (io per esempio le ho tutte visibili dalle finestre), preferite mettere le palle di grasso (senza retine) in piccoli contenitori appesi o piccole mangiatoie, sempre in sicurezza rispetto all'eventuale passaggio di gatti.
I contenitori vanno tenuti costantemente puliti, onde evitare la formazione di muffe o sporcizia che potrebbero danneggiare la salute dei nostri amati uccellini.


Questo "ristorante appeso" è fatto con la retina della frutta...le tortine sono molto apprezzate!




Altro Ristorante con "ombrello" :-)




Visione d'insieme




Ristorante molto frequentato: qui vengono anche le tortorelle.
Sulla colonna si vede una tortina, golosità per pettirossi, codibugnoli, cince e scriccioli.




Tortina appesa nella retina delle cipolle o della frutta.




Hanno gradito, secondo voi? :-)




altra tortina avvolta nella rete delle cipolle.




Ecco le tortorelle.
Questa è la coppietta che viene sempre a rifocillarsi :-)



insieme, vicine vicine, nel ristorante appeso :-)



Una ha finito di mangiare e se n'è andata. Questa è rimasta...è una vera golosona.
Si piazza dentro la ciotola e staziona anche per delle mezz'ore....secondo me si fa pure il pisolino!




ah, i ristoranti appesi servono anche per misurare quanta neve è venuta giù!
^_^





Gli uccellini, in questo periodo, hanno veramente bisogno del nostro aiuto.


martedì 22 gennaio 2013

Foto e cornici antiche, recuperate e restaurate

Restauro "casalingo" di vecchie foto di famiglia.

Questa foto, che risale al 1920/1921, appartiene alla famiglia di mio papà.
Vi sono ritratti i miei nonni paterni (in piedi) i bisnonni  (seduti) e le due prozie (in piedi a dx).
Ricordo che da bambina guardavo sempre questa foto, quando andavo da mia nonna per le vacanze, e ricordo che nonna mi diceva: "vedi, l'hanno macchiata i bambini con l'inchiostro...che peccato!" 

Ora la foto è qui da me, i nonni ormai non ci sono più da tanti anni. 
Ho pensato di fare una scansione e di "pulirla" usando un programma del pc.

Eccola com'era, macchiata



dopo i primi interventi di pulizia:


pulizia terminata:


Di più non sono riuscita a fare, però devo dire di essere soddifatta del risultato ottenuto.


Quest'altra foto, risalente al 1925, ritrae i miei nonni materni ed i loro primi tre figli, gli zii Filippo, Raffaello e Domenico.
Era rovinata nell'angolo inferiore dx, come si può ben vedere.


Anche in questo caso, dopo aver fatto la scansione, ho rimediato correggendo l'angolo rovinato, pixel dopo pixel.
E' riuscito bene il lavoro !
Anche la scarpa non è venuta male!



Qui il nonno materno, in una foto, credo del 1920.
Si vede la bruciatura al centro della foto.



Sono riuscita ad aggiustarla così:


Infine queste foto che non hanno avuto bisogno di ritocco o restauro:

nonna materna, 
foto del 1913-1914



e foto del 1915



nonno paterno, foto del 1918/1919


nonna paterna, foto del 1918/1919



Dopo questo laborioso restauro fotografico,  bisognava trovare una giusta collocazione per le foto.
Sempre dalla casa dei nonni, tanti anni fa, recuperammo alcune cornici, anch'esse risalenti ai primi anni del 1900. Erano abbastanza disastrate, così decisi di sistemarle,  stuccandole ove possibile e dando il colore dove mancava, quindi lucidandole con la cera.




purtroppo questa cornice aveva delle parti rovinate e mancanti; l'ho dovuta lasciare così, altro non sono stata capace di fare, solo una bella pulizia e poi una lucidata a cera.



Ho usato le cornici per incorniciare le vecchie foto, restaurate e stampate su carta fotografica, con la stampante di casa.

Questo quadro grande l'ho regalato ai miei genitori







mentre questo piccolo l'ho tenuto qui, a casa nostra



Sempre dalle mie nonne, ed anche dalle nonne e zie di mio marito, abbiamo "ereditato" tantissime immaginette sacre, quelle che si tenevano nei breviari o libri delle preghiere.

Mi piacciono queste immaginette, alcune sono molto particolari, sembra abbiano il pizzo intorno e sono molto vecchie, alcune addirittura risalgono a fine ottocento/primi novecento.


Quelle che più mi piacevano, le ho racchiuse in una delle vecchie cornici restaurate


ed ho appeso il quadro con foto vecchie ed il quadro con immaginette nella nostra camera da letto




Buonanotte a tutti! :-) 

sabato 12 gennaio 2013

Ghirlande invernali e Natalizie 2012



Le ghirlande, ottenute dalle potature delle mie piante in giardino, ve le avevo già mostrate qui, non ancora "addobbate" per le feste.
Ecco l'ultima foto pubblicata in quel post.
Quindi, riparto da qui:
ghirlande di vite canadese, di finocchietto selvatico, di dragoncello e di foglie di Emerocallidi, ancora spoglie:


Ore le posso mostrare tutte belle agghindate e pronte per fare la loro bella "scena" 

Questa ghirlanda è ora nella trattoria della mia amica e vicina di casa, Lori


l'ho vestita di frutta, bacche, peperoncini, rami di conifera, anice stellato, chiodi di garofano...un giusto connubio fra colori, profumi, sapori, che ben si addice alla sala di una trattoria



Questa, invece, l'ho regalata alla mia mamma, per abbellire il caminetto.
Anche in questo caso ho usato frutta, bacche, chiodi di garofano, stecche di cannella ...e....








...e.....verdure! 
Cipolline, piccole melanzane, peperoni (finti, ovviamente) e peperoncini, questi veri, essicati.



Sapete, il mio babbo è un "ortolano" appassionato, quindi la ghirlanda è dedicata a mamma ed anche al babbo :-) 








Questa piccolina, fatta con il finocchietto selvatico, l'ho preparata con del materiale "trattato" con cera.
Mi sono ingegnata per cercare di avere delle bacche che non cadessero più dal rametto, una volta seccate.
Ho fatto sciogliere la cera, a bagnomaria, ed ho intinto in essa i rametti con le bacche di Nandina e di Cotoneaster Lacteus; ho anche "incerato" i rametti di conifera




Il risultato è stato ottimo, mi piace quel velo bianco che lascia la cera...sembra ghiaccio.
La prossima volta, però, farò prima essiccare il materiale da trattare e poi lo intingerò nella cera. Voglio provare anche così, per capire quale delle due tecniche sia la migliore, da punto di vista estetico e della durata.

Questa ghirlandina l'ho portata al cimitero, per i miei suoceri.






Per la sera dell'ultimo dell'anno, ho preparato alcune ghirlandine da regalare ai nostri amici presenti alla festicciola a casa di Silvia, alla quale ho regalato questa ghirlandina



Anche qui ho usato bacche, foglie e rametti intinti nella cera, e fette di arancia essiccate


particolare delle bacche e foglie di Cotoneaster



Questa ghirlandina è fatta con i Kumquat impreziositi da chiodi di garofano e da fette di arancia essiccate.
In cima ed in fondo, stecche di cannella 






La base di quest'ultima è fatta con le foglie degli Emerocallis, sempre decorata con foglie e bacche di Cotoneaster Lacteus del mio giardino 






Anche per quest'anno la produzione di ghirlande è stata profiqua ed abbondante, grazie alla generosità del mio giardino, alla mia passione per i "pasticciamenti" ed anche all'incoraggiamento che ricevo dai sempre graditi complimenti.
^_^ 







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