Le "signorine" non mi deludono mai!
Fioriture casalinghe, modeste ma apprezzabilissime.
Fioriture casalinghe, modeste ma apprezzabilissime.
In fondo al post, un vademecum sulla coltivazione casalinga delle Phal.
COLTIVARE ORCHIDEE IN CASA
Metto qui i
consigli per la cura delle phal ricevuti dal sig. Pozzi quando acquistai da lui le mie prime
orchidee:
"l'orchidea
Phalaenopsis necessita delle seguenti cure :
1) irrigazione:
annaffiare la pianta per immersione x alcuni minuti, finché il vaso
non è diventato pesante. (10 minuti sono più che sufficienti).
il Sig.Pozzi
(famoso coltivatore di orchidee) consiglia di soppesare il vaso con
le mani: se è leggero, ossia se il bark è asciutto e le radici
INTERNE al vaso sono grigie, solo allora si potrà bagnare.
Le radici aeree
diventano grigie molto prima di quelle interne al vaso (ovviamente
nel vaso l'umidità dura più a lungo).
Le radici aeree
si possono eventualmente vaporizzare, anche tutti i giorni, a seconda
del caldo e dell'umidità presente nell'aria.
OPPURE si può
semplicemente versare l'acqua nel vaso, versandola sopra il bark e
facendo attenzione a non bagnare le foglie, soprattutto a non far
entrare acqua nel colletto della pianta, facendola defluire bene,
sino al completo rinverdimento delle radici interne (io uso questo
metodo, anche se iniziai con l’immersione ma ho preferito cambiare
sistema, trovando più semplice e meno impegnativo questo tipo di
bagnatura).
Nel caso vi
accorgeste di aver bagnato le foglie e quindi di aver fatto entrare
acqua nel colletto, capovolgete la pianta, scrollandola
delicatamente, facendo attenzione a non far cadere il bark (io metto
la mano sopra il bark e capovolgo il vaso), così l’eventuale acqua
entrata nelle foglie se ne andrà.
Se si usa il
sottovaso, è bene mettere uno strato di argilla espansa in modo che
il vaso poggi su di essa e l'eventuale acqua, che ancora debba defluire, non vada a toccare le radici interne del vaso.
Spesso le
orchidee soffrono/muoiono proprio perché restano troppo a lungo
bagnate, le radici quindi marciscono e la pianta, purtroppo, se ne
va...
L'innaffiatura
determinerà il rinverdimento immediato delle radici.
ATTENZIONE:
annaffiare per immersione troppo a lungo compromette la funzionalità
della radice, a lungo andare e la pianta ne soffrirà e/o morirà.
2) Si rinvasano
ogni 3-4 anni circa, ossia quando il bark risulta deteriorato, oppure
se il vaso è visibilmente troppo piccolo per la pianta. Il vaso per
le Phal dev'essere trasparente.
I vasi
trasparenti non si usano per far prendere luce alle radici ma per
poter vedere le radici stesse e quindi osservare il loro stato di
salute. I vasi trasparenti si possono inserire in portavaso.
I portavaso
devono però essere più grandi degli stessi vasi, in modo che
circoli bene l'aria evitando così che le radici possano marcire. Sul
fondo del portavaso è sempre bene metterci uno strato di argilla
espansa, così che l'eventuale acqua in eccesso possa evaporare piano
piano e non vada a toccare le radici.
Durante il
rinvaso, tutte le radici marce e morte dovranno essere asportate.
Il periodo
consigliato per il rinvaso delle phal è la tarda primavera.
Nota: leggo spesso il suggerimento di rinvasare subito la phal, dopo
l’acquisto, finita la fioritura, per paura che nel substrato ci sia
sfagno, torba, terriccio, fibra di cocco (elementi che porterebbero
al marciume radicale, se l’innaffiatura non venisse correttamente
effettuata). Personalmente non ho mai avuto questo problema, in
quanto ho sempre acquistato piante direttamente da vivaisti
produttori. Per le piante acquistare nei garden-center, bisogna
sicuramente verificare che siano state invasate correttamente.
3) Si concimano
ogni 3 bagnature. In commercio ci sono concimi appositi per orchidee,
diversificati per i vari periodi dell'anno.
ATTENZIONE:
concimare sempre DOPO aver bagnato radici e bark.
4) I rami
sfioriti non vanno mai tagliati (a meno che non diventino gialli e
secchi). Dal ramo sfiorito, quasi certamente, se la pianta è tenuta
in buone condizioni, partiranno nuovi rametti fioriferi.
Si tenga presente
che per vedere sbocciare i nuovi fiori ci vogliono all'incirca 100
giorni (da quando inizia ad apparire il nuovo rametto fiorifero).
Le orchidee, in
genere, o fanno il ramo fiorifero, o mettono la radice nuova o
mettono la foglia nuova. Le tre fasi sono sempre distinte.
Quando i rametti
fioriferi vecchi seccheranno completamente, la pianta "deciderà"
se emettere una nuova foglia o una nuova radice o un nuovo rametto
fiorifero, che partirà dall'ascella della foglia.
Per il resto:
TANTA luce, NO sole diretto e, in inverno, attenzione alle
temperature notturne: nella stanza dove soggiornano le Phal,
la temperatura notturna non deve mai scendere sotto i
15°C.
L'ideale sarebbe avere una temperatura notturna intorno ai 18°C."
L'ideale sarebbe avere una temperatura notturna intorno ai 18°C."
Le orchidee non
rifioriscono:
Assicurarsi che
non siano in zona troppo scura/ombrosa oppure troppo vicino a fonte
di calore (tipo sopra un calorifero). Da quel che so, un ambiente
TROPPO caldo e poco luminoso può inibire la fioritura, come pure
alcuni concimi contenenti troppo azoto.
Il signore delle
orchidee mi aveva detto di concimare così:
in primavera, per
la nuova vegetazione, con concime 30-10-10 (azoto - fosforo -
potassio) ed il resto delll'anno con concime 20-20-20.
Invece per
sollecitarle nella fioritura e per aiutarle a mettere radici,
concimare con 10-30-20.
Siccome le tue
vegetano bene, il concime 30-10-10 non usarlo.
Cerca il concime
10-30-20 ed usalo per un po' e poi prosegui con il 20-20-20 (che
dovrebbe essere quello più largamente in vendita).
Inoltre, molti
non sanno che di tanto in tanto, fra una concimazione e l'altra
(concimazioni che devono avvenire ogni 3 bagnature), bisogna
concimarle anche con il Nitrato di Calcio (io l'avevo comprato dal
signore delle orchidee, in vasetti da lui preparati). Prova a vedere
se nei garden center lo si può acquistare. E' un vero toccasana per
queste piante :)
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